ECLISSI TOTALE DI SOLE, SI TORNA A CASA


di Sveva Stallone

Ieri è stata la giornata più strana e lunga e aliena della mia vita e – con tutta probabilità – anche di quella di tutti coloro che si sono fermati a osservare l’eclissi totale.

Non tutti – però – hanno un’Altra Metà del Cielo astronomo, così io più di altri ne ho potuto approfittare, scoprendo molte cose: dalle ombre volanti (che non ho potuto riprendere, ma che mi hanno permesso di filmare sul terreno il passaggio dal giorno alla notte), ai fori stenopeici, dalle falcette volanti, all’”anello di diamante” e rubini (effetti dovuti alle protuberanze che si vedono oltre il bordo del sole).

BAGAGLI PRONTI, SI TORNA A CASA

ECLISSI: L’EVENTO CHE STRAVOLGE L’IDEA DI REALTÀ

Subito dopo l’eclissi, molti mi hanno chiesto come mi sentivo, come era stata, cosa avevo provato….

Così – a margine di un post di Al – ho scritto su Facebook:

«Un colpo al cuore e uno al cervello, che vanno in cortocircuito mentre si trovano di fronte a uno spettacolo che ferma il tempo, sospende l’atmosfera, rarefa i suoni, blocca il respiro. Dopo ti svegli come da un sogno

So che dovrei saper fare di meglio, comunicare meglio, scrivere meglio: d’altronde a volte la scrittura deve poter tirare fuori le emozioni più profonde.

È da ieri, però, che ho un blocco e solo un’immagine fissa negli occhi della mente: un enorme buco nero, circondato da un’aura chiara, nel cielo scuro. Ecco qui. Torniamo a casa.

Il Team Black Sun