EFFETTO ALGERNON – THE BETA PROJECT EXPERIMENT


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di Graziella Liso

I AM – I CAN!
Il distretto scolastico della Contea aveva inaugurato attività extra curricolari e programmi molto innovativi, quell’anno. Secondo le nuove direttive, studenti e insegnanti potevano concordare liberamente di introdurre in ogni istituto un gruppo di docenti specializzati da affiancare alla didattica ordinaria, in risposta a determinate finalità.
Quell’autunno, Charlie decise di mettersi alla prova.

Si candidò per ricoprire una delle posizioni disponibili. La domanda venne accolta e a Charlie Bent venne assegnato un Corso preparatorio di Fisica Quantistica per aspiranti allievi universitari ipovedenti e connotati da dislessia. Dati gli eccezionali trascorsi, la sua esperienza umana e professionale venne quotata come ruolo d’eccellenza primaria per un compito di tale comprovata responsabilità. L’incarico sperimentale partì in ottobre.

Ogni giorno, Loopsee scortava il suo amico umano con impettito orgoglio, sia all’andata che al ritorno da scuola.


Sebbene la vista fosse di gran lunga migliorata, l’occhio destro di Charlie restava in linea di massima cieco. Il visus non sembrava incontrare un cambiamento favorevole. Ma nessuno tra i dottori che lo seguivano all’istituto del professor Rankin si sentiva di escludere categoricamente qualunque tipo di progresso per il futuro. Rankin stesso, per primo, era dell’opinione che tutto poteva ancora accadere.

Lo straordinario Charlie Bent era di grandissimo esempio per chiunque.

THANKSGIVING
Giunse dunque l’inverno e con l’arrivo del ‘Giorno del Ringraziamento’ Danny aveva tenuto in serbo una sorpresa, proprio per la cena di quella sera. Una piccola busta faceva capolino, seminascosta sotto uno dei graziosi centrotavola composti da rametti, foglie e fiori intrecciati: all’apparenza, il contenuto aveva a che fare con qualche risultato di analisi cliniche. Charlie se ne accorse e pensò con un po’ d’ansia che forse era troppo presto per ricevere il riscontro dell’ennesimo controllo periodico, effettuato da Rankin…
Egli raccolse quindi l’oggetto tra le mani e lo scrutò, con un vago senso di apprensione: aprì l’involucro e avvicinò il foglio al viso, inclinando da un lato la testa, come aveva sempre fatto, con l’immediato istinto di leggere il contenuto della busta grazie all’unico occhio ristabilito. La ragazza intanto armeggiava con i piatti, lanciando ogni tanto uno sguardo di sottecchi, mentre disponeva con cura le pietanze appena preparate.Sbirciava di nascosto ogni minima reazione di Charlie e sorrideva enigmatica, intenta a scegliere una bottiglia da stappare per l’occasione. A un tratto, l’esclamazione che si diffuse nella stanza dopo quel lungo silenzio non fu più equivocabile:
“Loopsee! Corri! Vieni qui!”


Charlie non era più in sé per l’esultanza. Il cane accorse all’istante da lui, scodinzolando e facendo mille feste. L’uomo si piegò sulle ginocchia, la guardò intensamente, quindi le afferrò il musetto tra le mani:
“Tesoro… Ti andrebbe di insegnare anche a qualcun altro i giochi che facciamo insieme tutti i giorni in giardino?” Disse con tenerezza a Loopsee. Un immenso sorriso si era disegnato sul suo volto, mentre gli occhi ora guardavano da tutt’altra parte: erano occhi solo per lei, diretti davanti a sé, verso la sua inseparabile donna coraggiosa.
“Ti vedo Danny! Non essere timida, vieni qui ad abbracciarmi!”
Non appena Charlie pronunciò queste parole, Danny non riuscì più a trattenere il fiato e la sua gioia incontenibile si trasformò in un bellissimo pianto liberatorio.

THE END

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